Abbarbicato sulla
roccia, nasce spontaneamente e non necessita neanche di particolari cure. Come
l’italico Matteo, abbarbicato alla sua poltrona, vi si è spontaneamente
insediato, non necessitando neanche del voto del popolo sovrano. Proprio come
chi lo aveva preceduto.
La spontaneità è il suo
punto di forza: non ha bisogno di conferme ed il 5-2 delle elezioni regionali
lo appaga quanto vincere una partita a PES.
Non ha compreso, il
poverino abbarbicato, che la sua è una vittoria del cappero! Non ha compreso
che se la metà degli italiani ha disertato le urne, una motivazione di umano
disincanto dovrà pur esistere! Non ha compreso che la percentuale acquisita dal
suo rottamato partito è passata dal 40% al 20%. Non ha compreso che quel 20% di
gradimento significa che lui - il Renzi-Re – è gradito al 20% della metà degli
italiani aventi diritto al voto. Non ha compreso che la Campania è nelle mani
di un suo amico impresentabile che difficilmente potrà governare… a meno
che anche i giudici del TAR non appartengano alla giustizia del cappero! Non ha
capito che in Puglia, il suo amico – ora Governatore – è un amico del cappero,
visto che si è apertamente schierato CONTRO una serie di improvvidi
provvedimenti. Non ha capito che la protesta degli insegnanti non è contro
qualsiasi riforma, bensì contro questa riforma del cappero che Renzi-rottamatore
si ostina a chiamare Buona Scuola!
Adesso gli sarebbe
necessaria una lavagna a quadretti: giusto per farsi due calcoli. Giusto per
riconsiderare i numeri del gradimento nei confronti del Governo che,
abbarbicato, presiede ed i numeri della protesta – aperta e chiara – nei
confronti dello scempio riformista del cappero, perpetrato ai danni dei
pensionati, degli esodati, degli insegnanti, dei lavoratori e delle italiche
genti.
Se ne avessi il tempo
gli consegnerei – personalmente – una calcolatrice. Trattasi, infatti, di
grandi numeri. I numeri del dissenso che superano abbondantemente i numeri del
consenso. Ma, sfortunatamente, non posso… avendo deciso di dedicare il mio
limitato tempo libero alla raccolta dei miei rigogliosi capperi dei quali,
senza rancor, allego una foto…
Nei calcoli, potresti
chiedere un aiutino ai tuoi alleati di sempre: gli esponenti del centro destra!
Perché, guarda che s’è capito benissimo, da Monti in poi destra e sinistra sono
state sempre insieme nel voto. S’è capito che siete tutti d’amore e d’accordo
abbarbicati gli uni agli altri e ciascuno alla sua poltroncina dal costo
scandaloso; s’è capito che anche per il Disegno di Legge in materia di
istruzione – sorry “distruzione” – siete tutti sulla stessa sponda. Quindi,
Renzi-Re, non accampare scuse del cappero: visto che la Aprea dice che è il suo
disegno di legge; la Gelmini dice che è il suo disegno di legge; tu ne
rivendichi fortemente la paternità… Insomma, approfitta dell’incertezza e
ritiralo subito! Anzi, prima di subito.
E prendi nota del fatto
che fatto 100 il numero dei votanti: se 50 non vanno a votare è perché non ti
vogliono bene; se 25 votano il M5S, unico movimento alternativo alla vecchia
politica alla quale appartieni anche tu, è perché non ti vogliono bene; se 5
votano amici e parenti vari perché hanno candidati in famiglia, restano 20
affezionatissimi ad un partito che, consentimi, è cosa diversa da te…
Dunque, Renzi, non
restare lì abbarbicato come un cappero; ascolta la protesta del popolo sovrano:
dimettiti perché questa vittoria è davvero una vittoria del cappero! Fidati!
Bianca Maria Cartella
(Insegnante nella Scuola Vera)
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