lunedì 8 giugno 2015

Dedicato a tutti i Pellecchia del mondo per il RITIRO del DdL 1934.

L’USR dell’Abruzzo, con a capo il dott. Ernesto Pellecchia si sta portando avanti il lavoro: la Riforma della scuola non è ancora stata approvata dal Senato; il mondo della Vera Scuola, dei Gessetti Rotti, del web specializzato, degli insegnanti tutti è in completa rivolta contro questo provvedimento iniquo ed apertamente anticostituzionale ed il dott. Ernesto Pellecchia, il 4 giugno 2015, dirama la circolare Prot n. 0004145. Nulla è ancora certo eppure lo zelante Direttore dell’USR già chiede ai DS di organizzarsi ai sensi dell’art. 2 del DdL 1934. Nel quale, per la verità, la scadenza indicata per le operazioni di predisposizione del piano triennale dell’Offerta formativa è ottobre. Inoltre, la Circolare Prot n. 0004145 chiede ai Dirigenti-sceriffi di espletare un superlavoro in questi caldissimi giorni, senza che vi sia alcun compenso accessorio, infatti il c. 16 prevede che il DS debba individuare i docenti da destinare all’organico dell’autonomia con le modalità di cui all’art. 9, ma l’art. 9 prevede che, in ragione delle competenze attribuite ai dirigenti scolastici, il Fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile, e della retribuzione di risultato dei medesimi dirigenti è incrementato a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016. Quindi, per il momento si lavora gratis. Sempre nelle more della conclusione dell'iter parlamentare di approvazione di detto disegno di legge! Si legge, nella nota dell’USR Abruzzo, una certa fretta operativa, identica a quella che sta caratterizzando l’approvazione del DdL: i dati, infatti, dovranno essere trasmessi entro il 20 giugno. “Si invitano, pertanto, le SS.VV, previa attenta valutazione delle specifiche esigenze educative ed  organizzative della scuola, a trasmettere esclusivamente ai rispettivi ambiti territoriali, tramite posta elettronica ordinaria, previa acquisizione della deliberazione degli Organi collegiali, entro e non oltre il 20 giugno, la relativa proposta di organico potenziato, utilizzando l'allegata scheda.” Consultando, appunto, la citata scheda in allegato si legge: “Aggiungere righe se necessario”
Ho letto. E mi è tornata in mente la circolare n. 872 del 16 agosto 1938 della prefettura di Pesaro e Urbino ai podestà e commissari prefettizi. Circolare con la quale iniziavano le operazioni di censimento degli ebrei. In realtà, con circolare riservatissima del ministero dell’Interno, datata 6 agosto 1938, veniva aperto anche nella prefettura di Pesaro un fascicolo relativo ad accertamenti sulle proprietà ebraiche mobili e immobili. Questa mi ha ricordato la richiesta pervenuta a tutte le istituzioni scolastiche di raccogliere TUTTI i CV dei docenti in servizio! Tornando al tristemente noto “censimento degli ebrei” del 1938, è opportuno sottolineare che la circolare di agosto aveva nel suo incipit le seguenti parole: “In attesa che vada in vigore il RDL 17 novembre 1938 n. 1728 recante provvedimenti per la difesa della razza italiana, pregoVi, d’ordine del DUCE, intervenire per impedire che nel frattempo siano celebrati matrimoni fra persone di razza italiana e persone appartenenti ad altre razze. Attendo assicurazione.” Il prefetto invitava a servirsi, con il necessario riserbo, di tutte le fonti possibili. Il tempo dato ai comuni per tali operazioni era limitatissimo: entro e non oltre il 24 agosto. E’ interessante una nota di servizio in fondo alla circolare, che recita: “unisco n. 15 schede, ove non fossero sufficienti inviate incaricato a ritirarne altre”.
Dunque, le leggi razziali sarebbero entrate in vigore solo il 17 novembre 1938, ma il 16 agosto 1938 solerti gerarchi si portavano avanti il lavoro e, paradossalmente, il ministero che più di ogni altro tenne a mostrarsi ultrazelante nella politica persecutoria fu proprio quello dell’Educazione nazionale, diretto da Bottai. Infatti già dal 6 agosto 1938 il ministro aveva inviato una serie di circolari a rettori, provveditori e dirigenti scolastici per raccomandare loro la diffusione della rivista “La difesa della razza”, che doveva essere “oggetto da parte dei docenti e dei discenti del più vivo interesse”.
Insomma, che dire: le parole sono molto simili. I toni anche. Le circostanze parimenti: dirigenti che organizzano operazioni di raccolta-dati riferite a leggi che non hanno ancora terminato il loro iter parlamentare.
Ho letto. E l’associazione ideale tra tutti i Pellecchia del mondo mi ha repentinamente portato, con la memoria, al film durante il quale la Scannagatti Band, diretta da Totò, impedisce a Joe Pellecchia di portare il suo saluto ai propri compaesani dopo anni di lontananza dalla sua terra: insomma, un po’ come il tentativo del mondo della scuola vera di non far passare questo disegno di legge che ignora i contratti collettivi nazionali di lavoro, che calpesta la professionalità dei docenti, che non tutela gli studenti, che lascia inabissare un sistema scolastico intero con la falsa promessa di stabilizzazione di un numero imprecisato di precari, ma che – al contempo – rende precari TUTTI gli 800.000 docenti che precari non lo erano già da tempo!
In ogni caso, Joe Pellecchia – di ritorno dagli States non riuscirà a pronunciare il suo discorso per merito della Scannagatti Band! https://www.youtube.com/watch?v=xQpU3iGob14 Ebbene, io mi sento molto componente della Scannagatti Band in questo momento, perché sono una persona flessibile e versatile…
Infine, chi viveva a Taranto negli anni 70, avrà certamente conosciuto Ciro Pellecchia! Era famoso in città perché soleva restare in bilico sul marciapiedi, atteggiando il proprio corpo con un’angolazione di 45° a partire dai piedi… e riusciva a mantenere l’equilibrio in questa posizione! Posizione richiamata anche dai Negramaro in una loro canzone “in bilico tra Santi e falsi dei, non sento più quell’insensata voglia di equilibrio che mi fa star lì sul filo del rasoio ad asciugar parole che ho già steso e mai dirò”
In bilico. Così sta il mondo della scuola vera. In bilico.
E questa non è una posizione a me congeniale. Non fa parte né della mia formazione, né della mia cultura, né del mio modo di essere. Per questo, ancora una volta, l’ennesima, vorrei sollecitare un supplemento di attenzione nei confronti della Vera Scuola, che non può essere cancellata da qualcosa che ha una velleitaria denominazione: adesso è il momento di non sottostare al diktat di chi ha assunto il ruolo di Presidente del Consiglio senza aver, precedentemente, ottenuto il consenso elettorale. Adesso è il momento di dimostrare un senso di responsabilità che vada oltre gli schieramenti partitici. Adesso è il momento di RITIRARE il DdL 1934 perché il dissenso parte dagli insegnanti; è stato espresso con innumerevoli iniziative di resistenza; è così evidente da non lasciare aperto alcuno spiraglio di dubbio.
Un dissenso talmente diffuso da aver tenuto in bilico TUTTI gli insegnanti: un dissenso che non puo’ essere ignorato.

Bianca Maria Cartella (Insegnante nella Vera Scuola)

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