L’USR
dell’Abruzzo, con a capo il dott. Ernesto Pellecchia si sta portando avanti il
lavoro: la Riforma della scuola non è ancora stata approvata dal Senato; il
mondo della Vera Scuola, dei Gessetti Rotti, del web specializzato, degli
insegnanti tutti è in completa rivolta contro questo provvedimento iniquo ed apertamente
anticostituzionale ed il dott. Ernesto Pellecchia, il 4 giugno 2015, dirama la
circolare Prot n. 0004145. Nulla è ancora certo eppure lo zelante Direttore
dell’USR già chiede ai DS di organizzarsi ai sensi dell’art. 2 del DdL 1934.
Nel quale, per la verità, la scadenza indicata per le operazioni di
predisposizione del piano triennale dell’Offerta formativa è ottobre. Inoltre,
la Circolare Prot n. 0004145 chiede ai Dirigenti-sceriffi di espletare un
superlavoro in questi caldissimi giorni, senza che vi sia alcun compenso
accessorio, infatti il c. 16 prevede che il DS debba individuare i docenti da
destinare all’organico dell’autonomia con le modalità di cui all’art. 9, ma
l’art. 9 prevede che, in ragione delle competenze attribuite ai
dirigenti scolastici, il Fondo unico nazionale per la retribuzione della
posizione, fissa e variabile, e della retribuzione di risultato dei medesimi
dirigenti è incrementato a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016. Quindi,
per il momento si lavora gratis. Sempre nelle more della conclusione dell'iter parlamentare
di approvazione di detto disegno di legge! Si legge, nella nota dell’USR
Abruzzo, una certa fretta operativa, identica a quella che sta caratterizzando
l’approvazione del DdL: i dati, infatti, dovranno essere trasmessi entro il 20
giugno. “Si invitano, pertanto, le SS.VV,
previa attenta valutazione delle specifiche esigenze educative ed organizzative della scuola, a trasmettere
esclusivamente ai rispettivi ambiti territoriali, tramite posta elettronica
ordinaria, previa acquisizione della deliberazione degli Organi collegiali,
entro e non oltre il 20 giugno, la relativa proposta di organico potenziato,
utilizzando l'allegata scheda.” Consultando, appunto, la citata scheda in
allegato si legge: “Aggiungere righe se
necessario”
Ho
letto. E mi è tornata in mente la circolare n. 872 del 16 agosto 1938 della
prefettura di Pesaro e Urbino ai podestà e commissari prefettizi. Circolare con
la quale iniziavano le operazioni di censimento degli ebrei. In realtà, con circolare
riservatissima del ministero dell’Interno, datata 6 agosto 1938, veniva aperto
anche nella prefettura di Pesaro un fascicolo relativo ad accertamenti sulle
proprietà ebraiche mobili e immobili. Questa mi ha ricordato la richiesta
pervenuta a tutte le istituzioni scolastiche di raccogliere TUTTI i CV dei
docenti in servizio! Tornando al tristemente noto “censimento degli ebrei” del
1938, è opportuno sottolineare che la circolare di agosto aveva nel suo incipit
le seguenti parole: “In attesa che vada in
vigore il RDL 17 novembre 1938 n. 1728 recante provvedimenti per la difesa
della razza italiana, pregoVi, d’ordine del DUCE, intervenire per impedire che
nel frattempo siano celebrati matrimoni fra persone di razza italiana e persone
appartenenti ad altre razze. Attendo assicurazione.” Il prefetto invitava a
servirsi, con il necessario riserbo, di tutte le fonti possibili. Il tempo dato
ai comuni per tali operazioni era limitatissimo: entro e non oltre il 24
agosto. E’ interessante una nota di servizio in fondo alla circolare, che
recita: “unisco n. 15 schede, ove non
fossero sufficienti inviate incaricato a ritirarne altre”.
Dunque,
le leggi razziali sarebbero entrate in vigore solo il 17 novembre 1938, ma il
16 agosto 1938 solerti gerarchi si portavano avanti il lavoro e,
paradossalmente, il ministero che più di ogni altro tenne a mostrarsi
ultrazelante nella politica persecutoria fu proprio quello dell’Educazione
nazionale, diretto da Bottai. Infatti già dal 6 agosto 1938 il ministro aveva
inviato una serie di circolari a rettori, provveditori e dirigenti scolastici
per raccomandare loro la diffusione della rivista “La difesa della razza”, che
doveva essere “oggetto da parte dei docenti e dei discenti del più vivo
interesse”.
Insomma,
che dire: le parole sono molto simili. I toni anche. Le circostanze parimenti:
dirigenti che organizzano operazioni di raccolta-dati riferite a leggi che non
hanno ancora terminato il loro iter parlamentare.
Ho
letto. E l’associazione ideale tra tutti i Pellecchia del mondo mi ha
repentinamente portato, con la memoria, al film durante il quale la Scannagatti
Band, diretta da Totò, impedisce a Joe Pellecchia di portare il suo saluto ai
propri compaesani dopo anni di lontananza dalla sua terra: insomma, un po’ come
il tentativo del mondo della scuola vera di non far passare questo disegno di
legge che ignora i contratti collettivi nazionali di lavoro, che calpesta la
professionalità dei docenti, che non tutela gli studenti, che lascia inabissare
un sistema scolastico intero con la falsa promessa di stabilizzazione di un
numero imprecisato di precari, ma che – al contempo – rende precari TUTTI gli
800.000 docenti che precari non lo erano già da tempo!
In
ogni caso, Joe Pellecchia – di ritorno dagli States non riuscirà a pronunciare
il suo discorso per merito della Scannagatti Band! https://www.youtube.com/watch?v=xQpU3iGob14
Ebbene, io mi sento molto
componente della Scannagatti Band in questo momento, perché sono una persona
flessibile e versatile…
Infine,
chi viveva a Taranto negli anni 70, avrà certamente conosciuto Ciro Pellecchia!
Era famoso in città perché soleva restare in bilico sul marciapiedi,
atteggiando il proprio corpo con un’angolazione di 45° a partire dai piedi… e
riusciva a mantenere l’equilibrio in questa posizione! Posizione richiamata
anche dai Negramaro in una loro canzone “in
bilico tra Santi e falsi dei, non sento più quell’insensata voglia di
equilibrio che mi fa star lì sul filo del rasoio ad asciugar parole che ho già
steso e mai dirò”
In
bilico. Così sta il mondo della scuola vera. In bilico.
E questa non è una posizione a me congeniale.
Non fa parte né della mia formazione, né della mia cultura, né del mio modo di
essere. Per questo, ancora una volta, l’ennesima, vorrei sollecitare un supplemento di attenzione nei confronti
della Vera Scuola, che non può essere cancellata da qualcosa che ha una
velleitaria denominazione: adesso è il momento di non sottostare al diktat di
chi ha assunto il ruolo di Presidente del Consiglio senza aver,
precedentemente, ottenuto il consenso elettorale. Adesso è il momento di
dimostrare un senso di responsabilità che vada oltre gli schieramenti
partitici. Adesso è il momento di RITIRARE il DdL 1934 perché il dissenso parte
dagli insegnanti; è stato espresso con innumerevoli iniziative di resistenza; è
così evidente da non lasciare aperto alcuno spiraglio di dubbio.
Un dissenso talmente diffuso da
aver tenuto in bilico TUTTI gli insegnanti: un dissenso che non puo’ essere
ignorato.
Bianca Maria Cartella (Insegnante
nella Vera Scuola)
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