Nel 1984, o
Renzi (vocativo), avevi 9 anni e non conoscevi certamente – come non lo conosci
ora – il grande romanzo di George Orwell “1984” (scritto nel 1948) in cui si
presentava un personaggio immaginario il Grande
Fratello, che impersonava il dittatore di uno stato totalitario chiamato
Oceania. Nella società che Orwell descrisse, ciascun individuo era tenuto
costantemente sotto controllo dalle autorità.
Quindi tu,
Renzi, crederai - dopo aver letto questo breve antefatto - di impersonare il
Grande Fratello, anche perché, nella propaganda del Partito, il Grande Fratello
veniva presentato come una persona reale, come uno dei fondatori del Partito
stesso! Lo slogan “Il Grande Fratello vi guarda” ricordava continuamente agli
abitanti la sua superiorità assoluta nella piramide gerarchica. E invece no. Mi
spiace, ma ti sbagli!
Perché siamo noi
italiani il Grande Fratello, o Renzi. E ti stiamo osservando.
Ti abbiamo
osservato, inorridendo, quando il 3 aprile 2014 dichiarasti che l’Eni era un
pezzo fondamentale dei nostri servizi segreti; ti abbiamo osservato quando a
maggio del 2014, decidesti di legalizzare il voto di scambio, regalando 80 euro
agli aventi diritto; ti abbiamo osservato quando lanciasti la consultazione più
farlocca della storia ministeriale – quella inerente la Buona Scuola. Una
consultazione alla quale si poteva accedere centinaia di volte e centinaia di
volte esprimere le proprie opinioni, essendo sempre “rigenerati” come nuovi
accessi!
Ti abbiamo
osservato, allibiti, quando il 10 novembre del 2014 nominasti un Faraone inconcludente
ed inadeguato come stampella ad una ministra poco convinta e poco avvezza
all’apparire; quindi abbiamo osservato il Faraone prendere d’assalto le nostre
casella di posta elettronica istituzionale con la letterina di MaD che, per la
verità, più che una messa a disposizione appariva come la “letterina di un
mad”!
Poi, abbiamo
continuato ad osservarti nel 2015, da te definito anno “felix”… per
giustificare la qual cosa arbitrariamente decidevi di cambiare, interpretandola
a tuo modo, nientemeno che la lingua latina, adoperando la migliore ars
oratoria messa in campo dall’ultimo Azzeccagarbugli di un Governo-non-eletto!
Ti abbiamo
osservato, esterrefatti, quando il 17 aprile 2015 decidesti di donare del vino
al Presidente Obama e stabilisti di cambiare – anche questa volta
arbitrariamente – la lingua inglese scrivendo frasi sgrammaticate e
ortograficamente scorrette sul guestbook della Casa Bianca. Ora, o Renzi, se lo
so persino io che il Papa è astemio e che Obama beve solo birra, perché ti
ostini?
Ti abbiamo
osservato il 13 maggio 2015 spiegare, con lavagnetta e gessetti colorati,
qualcosa che tu non conosci a qualcuno che, di quel qualcosa è parte
sostanziale ed integrante; ti abbiamo osservato mentre giocavi con l’Orfini
alla playstation in attesa dei risultati delle Regionali il 31 maggio:
sembravate due bambolotti un po’ birbantelli e un po’ tontoloni…
I personaggi
dell’orwelliano romanzo 1984 sono costantemente inquadrati dalle telecamere,
così che il Grande Fratello possa seguire in qualsiasi momento le loro azioni:
ebbene, tu ci hai propinato, in questi anni le tue gesta attraverso tweet e
“stati” su FB. E noi, che siamo il Grande Fratello, ti abbiamo seguito con
attenzione. Troppo tempo ci hai rubato, oltre a pensioni, stipendi e dignità!
Troppo tempo ho
atteso per dirti che avrei potuto e dovuto capire prima chi tu fossi.
Il tuo essere
era - tutto - già mirabilmente esplicitato nel tuo primo incontro con la tua
amica Angela: e quel cappotto che non eri stato neanche in grado di abbottonare
era la quintessenza del tuo essere! Ed il fatto che NESSUNO ti avvertisse,
avrebbe dovuto – per me – rappresentare la circostanza dirimente ed esplicativa
del tuo essere persona-non-gradita!
Un’immagine che
non dimenticherò mai. Perché tu, Renzi, non mi rappresenti e, con il tuo sporco
gioco da dittatore della scuola italiana, stai dimostrando davvero uno spessore
culturale direttamente proporzionale alla tua competenza nell’abbottonare un
cappottino…
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