giovedì 17 dicembre 2015

Per favore, spiegatemi perché.

Per favore, spiegatemi perché.

Ci sono molte cose che, evidentemente, non mi sono chiare.
In primavera anche a Statte si voterà per il rinnovo del Consiglio comunale.
Io penso che sia necessario cambiare e sembra – dico: SEMBRA – che questa necessità di cambiamento sia sentita da gran parte dei miei concittadini. Così è nata l’idea di Cittadini per il cambiamento: una comunità virtuale su Facebook correlata al gruppo “5 stelle per il cambiamento di Statte”.
Ma il virtuale ha bisogno anche del reale per poter interagire con le “persone vere”.
Esistono persone vere che desiderano veramente cambiare il volto politico di Statte?
A Statte insegno da più di 20 anni e tanti sono i giovani con i quali ho interagito per il triennio di quelle che, prima, si chiamavano Scuole Medie. Tanti ragazzi hanno lasciato Statte, cercando e trovando il loro futuro fuori dal paesino in collina; fuori dalla regione sudista nella quale erano nati; fuori dall’Italia che aveva dato loro la cittadinanza e poco altro; fuori dall’Europa non sufficientemente ospitale con i suoi giovani cittadini…
Ma tanti ragazzi sono rimasti a Statte, alcuni vi sono rientrati per scelta dopo aver terminato gli studi altrove.
Bene! Dunque? Dove sono le giovani menti desiderose di mettersi in gioco per essere protagonisti del Cambiamento? Dove sono i giovani stattesi che vogliono attivamente partecipare alla vita politica del paesino in collina? E, soprattutto, perché - discutendo con voi - mi rappresentate TUTTI una visione così pessimistica del vostro presente? Perché, proprio voi che potreste e sapreste “partire in quarta” vi tenete in disparte? Perché – dialogando con voi – riesco a comprendere solo che la politica non vi interessa perché “tanto sono tutti uguali”? Perché non ritagliare uno spazio politico reale, formato da voi giovani, per provare – con le vostre idee – a creare una “disuguaglianza”? Perché non reagire a quello che molti tra voi (ma anche tra noi) classificano come “schifo”? Perché vi tirate indietro di fronte alla proposta di formare un gruppo di “cittadini pensanti” che possa, in modo differente, creare un consenso politico?
Ragazzi, per favore, spiegatemi perché!