Oggi
la Camera dei Deputati avrebbe dovuto discutere il DdL 2994 B così come pervenuto
dal Senato. Avrebbe dovuto, però, prima di compiere ogni altra azione,
leggerlo. Non lo farà. I nostri deputati non sanno e non vogliono leggere perché
la non approvazione di questa porcata sfilerebbe loro la poltrona da sotto le
chiappe. Chiappe che questi signori conoscono bene solo con riferimento agli
altri, visto che usano tenere ben salde le loro stesse chiappe alle poltrone
parlamentari! Gli altri: i cittadini, gli elettori, gli insegnanti, i giovani,
i pensionati, gli studenti devono essere ben bene presi per le chiappe…
Nuove
tasse mascherate da riforme; precarizzazione di tutto il personale della scuola
mascherata da stabilizzazione; micro-restituzione del maltolto ai pensionati
mascherata d macro-elargizione; cancellazione del CCNL mascherata da massimo
coinvolgimento delle OO.SS.; imposizione della Riforma della Scuola mascherata
da mega-consultazione mai vista prima nella storia dell’Italia…
Tutte
prese per il culo!
Nobilitare
tale termine in “chiappe” significherebbe anche sminuire la portata distruttiva
di queste azioni maldestre che Giannini, Madia, Boschi, Padoan – con a capo
Napo Orso Capo, colui che li ha creati – stanno compiendo ai danni degli
italiani tutti. Nessuno è escluso dal fuoco di fila di nefasti provvedimenti
messi in atto da un Premier che rappresenta solo se stesso oltre a 18 o 19
fedelissimi della Leopolda. Fedelissimi che, peraltro, avevano eletto un segretario
di un partito e non il Presidente del Consiglio… Ha provveduto da solo a
defenestrare il precedente!
E
le azioni maldestre e nefaste sono di grave nocumento per ciascun italiano. Perché
questi signori che, per tradizione, si chiamano “onorevoli” sono armati di
forbici e tagliano tutto ciò che non riguarda le loro chiappe! Tagliano le
pensioni, tagliano gli stipendi, tagliano a pezzi la dignità! Effettuare
prelievi forzosi sulle pensioni significa tagliarle. Non rinnovare i CCNL
significa tagliare gli stipendi. Ignorare gli esodati, troppo giovani per la
quiescenza e troppo anziani per il reinserimento lavorativo, significa dare una
sforbiciata alla dignità.
Sono
pericolosi questi signori perché la loro è una guerriglia a mano armata. Il
Re-Renzi-non-eletto li ha avocati a sé e li ha dotati di armi: forbici per
tagliare e colla attaccatutto perché si inchiodassero saldamente alle loro
poltrone.
E
costoro, omuncoli e donnicciole, esseri privi sia di peso politico sia di peso
specifico, pur di non perdere la poltrona, lo assecondano in tutto il peggio
che si sta propinando all’Italia.
Con
la colpevole complicità di Mattarella, un Presidente della Repubblica a chiamata
diretta opportunamente dotato di un’arma in più: una calamita che lo ha
bloccato alla poltrona presidenziale attirando a sé anche le trascorse passate
opinioni del Presidente. La calamita della quale è dotato attira a sé ogni
possibile pensiero negativo del Presidente e, unitamente a questi, cattura –
inevitabilmente – quasi aspirandoli con forza, anche i pensieri positivi ed
illuminati. Questi ultimi risalenti, per la verità, a qualche tempo fa! Certo
che avere una calamita sotto le chiappe dev’essere un impiccio di non poco
conto da gestire…
Dunque,
ecco spiegati i lunghi silenzi del Presidente, miracolosamente chiamato da chi,
altrettanto miracolosamente, era stato a sua volta nominato dal predecessore
del silente uomo. E così, la calamita del Presidente ha generato un
presidente-calamità che si è rivelato oltremodo dannoso, anche con i suoi
silenzi che hanno oltraggiato il mondo della scuola.
E
compiere un’azione di oltraggio, utilizzando il silenzio, equivale ad ignorare
tutte le azione di resistenza poste in essere dalla Vera Scuola, dalla Scuola
della Costituzione. Compiere un’opera di oltraggio, adoperando il silenzio,
costituisce un’aggravante per chiunque ricopra il ruolo di rappresentante dell’unità nazionale essendo,
al contempo, garante della Costituzione. Inoltre, il Presidente della Repubblica può non promulgare una legge, rimandandola alle
Camere, nel caso in cui ravvisi profili di incostituzionalità oppure per
inosservanza dell’obbligo di copertura della spesa e, se le Camere dovessero
riapprovare la legge rinviata, il Presidente è obbligato alla promulgazione, a
meno che quest’atto non costituisca alto tradimento o attentato alla
Costituzione o la legge difetti di un requisito essenziale.
Bene, fermo restando che il DdL 2994 B era, è e
resterà incostituzionale; fermo restando che il DdL 2994 B è opera di alto
tradimento perpetrato nei confronti del Popolo della Vera Scuola; fermo
restando che il DdL 2994 B attenta alla Costituzione, non rispettandola; fermo
restando che il DdL 2994 B difetta di logica giuridica, ci si aspetta una presa
di posizione netta e chiara. Questo in un paese normale. In questa nazione, una
nazione in cui non si vota più, una
nazione in cui chi - ieri - partecipava alla Ruota della Fortuna è - oggi - presidente
del consiglio, una nazione in cui è consentito cancellare una Scuola Vera dalla
quale scaturiscono giovani menti che fuggono all’estero – dicevo – in questa
nazione non ci si aspetta più nulla. In questa nazione, oggi, ho visto solo
galline in fuga da un Parlamento che, alla fine dei lavori, ha lasciato parlare
da sola una signora-gallina che aveva letto un’altra riforma… totalmente diversa
da quella che difendeva!
Quello che ho visto mi è stato sufficiente per
comprendere delle cose, ma alcune altre mi risultano ancora poco chiare: i
Ministri hanno un impacco di colla sotto le chiappe. Ok! E il presidente (sia
il nominato sia il chiamato) quale impacco ha nella testa?
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