martedì 7 luglio 2015

Impacchi di colla e calamitosi impicci.

Oggi la Camera dei Deputati avrebbe dovuto discutere il DdL 2994 B così come pervenuto dal Senato. Avrebbe dovuto, però, prima di compiere ogni altra azione, leggerlo. Non lo farà. I nostri deputati non sanno e non vogliono leggere perché la non approvazione di questa porcata sfilerebbe loro la poltrona da sotto le chiappe. Chiappe che questi signori conoscono bene solo con riferimento agli altri, visto che usano tenere ben salde le loro stesse chiappe alle poltrone parlamentari! Gli altri: i cittadini, gli elettori, gli insegnanti, i giovani, i pensionati, gli studenti devono essere ben bene presi per le chiappe…
Nuove tasse mascherate da riforme; precarizzazione di tutto il personale della scuola mascherata da stabilizzazione; micro-restituzione del maltolto ai pensionati mascherata d macro-elargizione; cancellazione del CCNL mascherata da massimo coinvolgimento delle OO.SS.; imposizione della Riforma della Scuola mascherata da mega-consultazione mai vista prima nella storia dell’Italia…
Tutte prese per il culo!
Nobilitare tale termine in “chiappe” significherebbe anche sminuire la portata distruttiva di queste azioni maldestre che Giannini, Madia, Boschi, Padoan – con a capo Napo Orso Capo, colui che li ha creati – stanno compiendo ai danni degli italiani tutti. Nessuno è escluso dal fuoco di fila di nefasti provvedimenti messi in atto da un Premier che rappresenta solo se stesso oltre a 18 o 19 fedelissimi della Leopolda. Fedelissimi che, peraltro, avevano eletto un segretario di un partito e non il Presidente del Consiglio… Ha provveduto da solo a defenestrare il precedente!
E le azioni maldestre e nefaste sono di grave nocumento per ciascun italiano. Perché questi signori che, per tradizione, si chiamano “onorevoli” sono armati di forbici e tagliano tutto ciò che non riguarda le loro chiappe! Tagliano le pensioni, tagliano gli stipendi, tagliano a pezzi la dignità! Effettuare prelievi forzosi sulle pensioni significa tagliarle. Non rinnovare i CCNL significa tagliare gli stipendi. Ignorare gli esodati, troppo giovani per la quiescenza e troppo anziani per il reinserimento lavorativo, significa dare una sforbiciata alla dignità.
Sono pericolosi questi signori perché la loro è una guerriglia a mano armata. Il Re-Renzi-non-eletto li ha avocati a sé e li ha dotati di armi: forbici per tagliare e colla attaccatutto perché si inchiodassero saldamente alle loro poltrone.

E costoro, omuncoli e donnicciole, esseri privi sia di peso politico sia di peso specifico, pur di non perdere la poltrona, lo assecondano in tutto il peggio che si sta propinando all’Italia.
Con la colpevole complicità di Mattarella, un Presidente della Repubblica a chiamata diretta opportunamente dotato di un’arma in più: una calamita che lo ha bloccato alla poltrona presidenziale attirando a sé anche le trascorse passate opinioni del Presidente. La calamita della quale è dotato attira a sé ogni possibile pensiero negativo del Presidente e, unitamente a questi, cattura – inevitabilmente – quasi aspirandoli con forza, anche i pensieri positivi ed illuminati. Questi ultimi risalenti, per la verità, a qualche tempo fa! Certo che avere una calamita sotto le chiappe dev’essere un impiccio di non poco conto da gestire…
Dunque, ecco spiegati i lunghi silenzi del Presidente, miracolosamente chiamato da chi, altrettanto miracolosamente, era stato a sua volta nominato dal predecessore del silente uomo. E così, la calamita del Presidente ha generato un presidente-calamità che si è rivelato oltremodo dannoso, anche con i suoi silenzi che hanno oltraggiato il mondo della scuola.
E compiere un’azione di oltraggio, utilizzando il silenzio, equivale ad ignorare tutte le azione di resistenza poste in essere dalla Vera Scuola, dalla Scuola della Costituzione. Compiere un’opera di oltraggio, adoperando il silenzio, costituisce un’aggravante per chiunque ricopra il ruolo di rappresentante dell’unità nazionale essendo, al contempo, garante della Costituzione. Inoltre, il Presidente della Repubblica può non promulgare una legge, rimandandola alle Camere, nel caso in cui ravvisi profili di incostituzionalità oppure per inosservanza dell’obbligo di copertura della spesa e, se le Camere dovessero riapprovare la legge rinviata, il Presidente è obbligato alla promulgazione, a meno che quest’atto non costituisca alto tradimento o attentato alla Costituzione o la legge difetti di un requisito essenziale.

Bene, fermo restando che il DdL 2994 B era, è e resterà incostituzionale; fermo restando che il DdL 2994 B è opera di alto tradimento perpetrato nei confronti del Popolo della Vera Scuola; fermo restando che il DdL 2994 B attenta alla Costituzione, non rispettandola; fermo restando che il DdL 2994 B difetta di logica giuridica, ci si aspetta una presa di posizione netta e chiara. Questo in un paese normale. In questa nazione, una nazione in cui  non si vota più, una nazione in cui chi - ieri - partecipava alla Ruota della Fortuna è - oggi - presidente del consiglio, una nazione in cui è consentito cancellare una Scuola Vera dalla quale scaturiscono giovani menti che fuggono all’estero – dicevo – in questa nazione non ci si aspetta più nulla. In questa nazione, oggi, ho visto solo galline in fuga da un Parlamento che, alla fine dei lavori, ha lasciato parlare da sola una signora-gallina che aveva letto un’altra riforma… totalmente diversa da quella che difendeva!

Quello che ho visto mi è stato sufficiente per comprendere delle cose, ma alcune altre mi risultano ancora poco chiare: i Ministri hanno un impacco di colla sotto le chiappe. Ok! E il presidente (sia il nominato sia il chiamato) quale impacco ha nella testa?

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