Questo vorrei sapere:
qual è il reato del quale mi sono resa colpevole per meritare questa condanna?
Questo dover subire una riforma della scuola iniqua e disattenta,
incostituzionale ed ingiusta?
Ho già scontato 27 anni
di gaia detenzione all’interno della Scuola Vera. 27 anni ai quali vanno
aggiunti i 4 anni di studi universitari per i quali – negli anni 90 – avevo già
prodotto istanza di riscatto ai fini pensionistici. Dunque, più di 6 lustri
trascorsi a lustrare menti sagaci e brillanti, intelligenze vivaci o
momentaneamente sopite, sguardi profondi e occhiate sfuggenti, cervelli
capienti e cervelli carenti quanto il mio, disastri annunciati ed inspiegabili
rimonte.
In questi 31 anni ho
lustrato di tutto!
Con meticolosa
puntualità, con sorprendente regolarità, con incessante desiderio di
implementazione delle competenze dei miei studenti e mie, irrispettosamente
ignorando me stessa, irragionevolmente convinta di avere un’importante missione
da portare a termine.
E’ stata una gioiosa
detenzione all’interno di scuole non agibili, di scuole di periferia, di scuole
di elite, di scuole di provincia. All’interno di Scuole Vere.
Sono rimasta indenne dal
Mattarella Ministro della Pubblica Istruzione perché, mentre questi terminava
il suo mandato – il 27 luglio 1990 – entravo nei ruoli della Vera Scuola. Sono
rimasta indenne dai Ministri Berlinguer, De Mauro che, con la riforma il Titolo
V della Costituzione, introducevano il concetto dell’autonomia. Sono rimasta
indenne dai 100 Saggi, che in realtà erano 40, che gratuitamente (!) farneticavano
animatamente, falsamente ed inutilmente sulla Scuola Vera. http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=30
Sono rimasta indenne dal
Ministro Moratti che, pure, introdusse le Sezioni Primavera. Sono rimasta
indenne dal Fioroni che tanto desiderava demorattizzare la Scuola Vera e che,
in realtà, bivaccò al MIUR come il suo successore Mussi, che neanche ebbe il
coraggio di annunciare di voler defioronizzare la scuola. Sono sopravvissuta al
Sottosegretario Valentina Aprea che, pur con idee discutibili ed opinabili
proposte, non rende possibile alcun confronto con il Faraone odierno che di
propositivo suscita solo
richieste di dimissioni immediate. Sono rimasta indenne dai Ministri Gelmini
con la sua scellerata riforma taglia-posti, Profumo con le sue NIN del 2012 e
Carrozza con il suo nulla-pensiero.
Da tutto son rimasta
indenne. Lustrando lustrando, lustro dopo lustro, ho conquistato ragazze e
ragazzi dai quali ero stata a mia volta conquistata molto prima che io
riuscissi a catturare il loro interesse e a scoprire tutte le loro
incommensurabili doti.
Ogni giorno la storia
di una nuova conquista. Ogni singolo giorno diverso dal passato e dal futuro.
Unica ogni giornata nella Vera Scuola.
Ma dinanzi allo scempio
legislativo di questo DdL 2994 B, nessuno resterà indenne.
Neanche TU che leggi
per legittima difesa.
Neanche LUI che,
basandosi sui consigli della lobby, ha assoldato qualche yuppie affinché
scrivesse la BS.
Neanche LEI che, come
quaglia saltante, passava da Scelta Civica al PD per poter essere più
accondiscendente con LUI, con Napo Orso Capo.
Neanche NOI, che
abbiamo amato la Vera Scuola.
Neanche VOI, che nella
Scuola Vera avete speso tutte le vostre energie da precari.
Neanche LORO che alla
Camera, al Senato e – oggi – nuovamente alla Camera voteranno la fiducia pur di
approvare un provvedimento che:
- Cancella, ignorandole, parti sostanziali
della Costituzione;
- Annulla l’esistenza dei sindacati;
- Annienta il CSPI;
- Licenzia definitivamente le graduatorie,
creando gli Albi;
- Distrugge la libertà d’insegnamento;
- Ignora il CCNL;
- Precarizza i TI (Tempi Indeterminati)
trasformandoli in LST (Lavoratori Stagionali Triennali);
- Finge di stabilizzare numeri sempre più
esigui di precari;
- Ignora i portatori sani di TFA;
- Acquisisce 9 deleghe in bianco, in base
alle quali la Scuola cambierà volto e bandiera a seconda delle quaglie
saltanti.
E neanche io resterò
indenne da questa condanna per la quale non sono stata debitamente informata
riguardo al reato da me compiuto. Cosa avrò mai fatto per meritare tale indegno
provvedimento legislativo?
Neanche io resterò
indenne.
Perché ho vissuto per 50
anni in una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Pertanto non riuscirò ad
adeguarmi ad un Regime dittatoriale fondato sulla disistima del popolo.
Conosco i miei limiti:
non ce la farò ad adeguarmi al NULLA che avanza.
I miei amici, quelli
che mi conoscono, risponderanno così:
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