giovedì 9 luglio 2015

Condannata in attesa di … reato.

Questo vorrei sapere: qual è il reato del quale mi sono resa colpevole per meritare questa condanna? Questo dover subire una riforma della scuola iniqua e disattenta, incostituzionale ed ingiusta?
Ho già scontato 27 anni di gaia detenzione all’interno della Scuola Vera. 27 anni ai quali vanno aggiunti i 4 anni di studi universitari per i quali – negli anni 90 – avevo già prodotto istanza di riscatto ai fini pensionistici. Dunque, più di 6 lustri trascorsi a lustrare menti sagaci e brillanti, intelligenze vivaci o momentaneamente sopite, sguardi profondi e occhiate sfuggenti, cervelli capienti e cervelli carenti quanto il mio, disastri annunciati ed inspiegabili rimonte.
In questi 31 anni ho lustrato di tutto!
Con meticolosa puntualità, con sorprendente regolarità, con incessante desiderio di implementazione delle competenze dei miei studenti e mie, irrispettosamente ignorando me stessa, irragionevolmente convinta di avere un’importante missione da portare a termine.
E’ stata una gioiosa detenzione all’interno di scuole non agibili, di scuole di periferia, di scuole di elite, di scuole di provincia. All’interno di Scuole Vere.
Sono rimasta indenne dal Mattarella Ministro della Pubblica Istruzione perché, mentre questi terminava il suo mandato – il 27 luglio 1990 – entravo nei ruoli della Vera Scuola. Sono rimasta indenne dai Ministri Berlinguer, De Mauro che, con la riforma il Titolo V della Costituzione, introducevano il concetto dell’autonomia. Sono rimasta indenne dai 100 Saggi, che in realtà erano 40, che gratuitamente (!) farneticavano animatamente, falsamente ed inutilmente sulla Scuola Vera. http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=30
Sono rimasta indenne dal Ministro Moratti che, pure, introdusse le Sezioni Primavera. Sono rimasta indenne dal Fioroni che tanto desiderava demorattizzare la Scuola Vera e che, in realtà, bivaccò al MIUR come il suo successore Mussi, che neanche ebbe il coraggio di annunciare di voler defioronizzare la scuola. Sono sopravvissuta al Sottosegretario Valentina Aprea che, pur con idee discutibili ed opinabili proposte, non rende possibile alcun confronto con il Faraone odierno che di propositivo suscita solo richieste di dimissioni immediate. Sono rimasta indenne dai Ministri Gelmini con la sua scellerata riforma taglia-posti, Profumo con le sue NIN del 2012 e Carrozza con il suo nulla-pensiero.
Da tutto son rimasta indenne. Lustrando lustrando, lustro dopo lustro, ho conquistato ragazze e ragazzi dai quali ero stata a mia volta conquistata molto prima che io riuscissi a catturare il loro interesse e a scoprire tutte le loro incommensurabili doti.
Ogni giorno la storia di una nuova conquista. Ogni singolo giorno diverso dal passato e dal futuro. Unica ogni giornata nella Vera Scuola.
Ma dinanzi allo scempio legislativo di questo DdL 2994 B, nessuno resterà indenne.
Neanche TU che leggi per legittima difesa.
Neanche LUI che, basandosi sui consigli della lobby, ha assoldato qualche yuppie affinché scrivesse la BS.
Neanche LEI che, come quaglia saltante, passava da Scelta Civica al PD per poter essere più accondiscendente con LUI, con Napo Orso Capo.
Neanche NOI, che abbiamo amato la Vera Scuola.
Neanche VOI, che nella Scuola Vera avete speso tutte le vostre energie da precari.
Neanche LORO che alla Camera, al Senato e – oggi – nuovamente alla Camera voteranno la fiducia pur di approvare un provvedimento che:
-      Cancella, ignorandole, parti sostanziali della Costituzione;
-      Annulla l’esistenza dei sindacati;
-      Annienta il CSPI;
-      Licenzia definitivamente le graduatorie, creando gli Albi;
-      Distrugge la libertà d’insegnamento;
-      Ignora il CCNL;
-      Precarizza i TI (Tempi Indeterminati) trasformandoli in LST (Lavoratori Stagionali Triennali);
-      Finge di stabilizzare numeri sempre più esigui di precari;
-      Ignora i portatori sani di TFA;
-     Acquisisce 9 deleghe in bianco, in base alle quali la Scuola cambierà volto e bandiera a seconda delle quaglie saltanti.
E neanche io resterò indenne da questa condanna per la quale non sono stata debitamente informata riguardo al reato da me compiuto. Cosa avrò mai fatto per meritare tale indegno provvedimento legislativo?
Neanche io resterò indenne.
Perché ho vissuto per 50 anni in una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Pertanto non riuscirò ad adeguarmi ad un Regime dittatoriale fondato sulla disistima del popolo.
Conosco i miei limiti: non ce la farò ad adeguarmi al NULLA che avanza.
I miei amici, quelli che mi conoscono, risponderanno così: 

Nessun commento:

Posta un commento