sabato 11 luglio 2015

Disonorevoli cacofonie. La BS spiegata dalla Simo.

La signora Malpezzi, il 9 luglio 2015, ha regalato al popolo italiano il suo poco signorile intervento riguardante la difesa a spada tratta o, come diceva un mio amico “a spada cracca” della BS.
Otto minuti e mezzo di intervento senza senso, senza verità e senza logica. Otto minuti e mezzo di esposizione urlata, come se il tono alto della voce potesse avvalorare le scempiaggini sciorinate. Otto minuti e mezzo interrotti da otto applausi a scena aperta.
Parliamone. Io non desidero rivederlo, l’ho già visto e m’è bastato!
Ancora non ha cominciato ad esporre le sue convinzioni, ma già si ode l’applauso di incoraggiamento. E’ solo il primo. Parte, la signora poco signorile, con una “digressione determinata dalla sua deformazione professionale” e parla di una trilogia Trilogia della città di k scritta da Agota Kristof: la definisce “il romanzo della BS”; parla di “realtà che si mescola alla menzogna”. Mi permetto di dissentire. Profondamente e sostanzialmente. Semplicemente penso che non abbia affatto letto l’oggetto della sua digressione, così come – probabilmente a causa della stessa deformazione professionale – non ha letto la BS.
Infatti, l’onorevole poco onorevole, ne definisce  l’impianto “testo chiaro, preciso, definito”. Mi permetto di dissentire. Profondamente e sostanzialmente. Semplicemente penso che il testo della BS sia fumoso, impreciso ed indefinito. Ma se queste parole non fossero sufficientemente chiare, potrei utilizzare lo stesso prefisso utilizzato al Senato per annullare la convocazione di una seduta: “sconvocata”. Anche questa, per me è stata una scoperta: il Senato della Repubblica usa termini che, nel vocabolario della lingua italiana, non sono contenuti… Quindi il testo della BS, in base a questo principio, diverrebbe schiaro, spreciso e sdefinito. Magari Senatori e Onorevoli comprendono meglio. Che ne possiamo sapere noi, poveri insegnanti? In ogni caso, il testo della BS non presenta elementi di chiarezza espositiva perché dimentica totalmente la pedagogia; è totalmente mancante di precisione in ordine alle procedure da seguire per le varie fasi assunzionali; è palesemente fumoso nelle parti in cui dovrebbe definire criteri e modalità di certificazione e di valutazione, di formazione e di specializzazione.
La piddina Simona, a questo punto, urla una grande verità: “abbiamo assistito, anche oggi, ad una mistificazione”. Concordo. L’oggetto della mistificazione è esattamente tutta inserita nel suo opaco intervento alla Camera!
E qui inizia la sua litania di MENZOGNE.
“Menzogna è la valutazione dei docenti” E come mai, signora cara, il comma 126 prevede un certo stanziamento di denaro finalizzato alla valutazione del merito dei docenti?
“Menzogna è quella di una scuola governativa” E come mai, signora cara, il Governo ha inserito NOVE deleghe in bianco al Governo, senza prevedere alcuna concertazione sindacale e, addirittura, eliminando anche il parere del CNPI? Cosa sarebbe questa se non scuola governativa?
“Menzogna è quella degli albi territoriali” E come mai, signora cara, gli ambiti territoriali sono nominati 27 volte nella porcata che lei ha con cotanta passione avallato? Certo che gli albi non ci sono, ci sono gli ambiti. Senza punteggio per titoli, senza menzione dell’anzianità di servizio, senza graduatoria. Alla faccia nostra!
“Menzogna quella dei licenziamenti di massa” (applauso scrosciante) E come le risulterebbe congeniale definire tutti i soprannumerari di ruolo che, fatti transitare negli ambiti territoriali, non riuscissero ad ottenere un contratto triennale? Gentile signora, guardi che il contratto a tempo indeterminato, trasformato in contratto a tempo determinato (triennale) non l’ho mica scritto io nella BS! Neanche lei, gentile signora, lo ha scritto: il problema è che lei non lo ha letto, dunque non lo ha compreso, ciò nonostante lo ha colpevolmente votato. E poi, lo vada a raccontare a qualcun altro (magari in uno Stato sufficientemente lontano dall’Italia) che “questo governo sta facendo il più grande piano di assunzioni che questo Stato ricordi”. Guardi che lei deve misurare bene le parole prima di pronunciarle. Occupare uno scranno alla Camera dei Deputati non l’autorizza alla menzogna!
 “Menzogna quella del rispetto della Costituzione perché si entra per concorso se vuoi diventare docente di ruolo” (applauso scrosciante) Non c’è bisogno di urlare, signora cara, lo sappiamo bene. Sarà forse per questa ragione che ogni docente ha sostenuto un regolare corso di studio? Sarà forse per questa ragione che ogni docente ha sostenuto regolari concorsi, o corsi abilitanti, o SSIS, o TFA? Sarà forse per questa ragione che molti docenti hanno conseguito specializzazioni, master o ulteriori lauree? Guardi che tutti gli step formativi che ogni docente ha seguito sono sempre stati conformi alle norme della Costituzione italiana! Quella stessa Costituzione che noi conosciamo e che lei ha stracciato. Insieme ai suoi compagni di partito. Suoi complici. Non sarà forse fuori luogo questa BS che azzera tutto e tutti? Non vorrei apparire eccessiva, ma sommessamente le chiedo: ma lei una capacità di pensiero critico è riuscita a svilupparla? Basterebbe anche solo una capacità di pensiero. In realtà sarebbe sufficiente anche solo una capacità…
“Menzogna quella della teoria gender: il gender non c’è, la lotta alle discriminazioni si” (applauso scrosciante) Gentile signora, solo un particolare: la parola “discriminazione” è inserita una sola volta all’interno del DdL. Quindi, in quale disegno di legge ha letto informazioni riguardanti la lotta alle discriminazioni?
“Avete paura dell’autonomia e del cambiamento” (applauso scrosciante) No, gentile signora, noi non abbiamo paura dell’autonomia, perché essa esiste da quando il Titolo V della Costituzione è stato cambiato e non abbiamo paura neanche del cambiamento, perché di cambiamenti ce ne sono stati fin troppi nella scuola italiana. Nessuno inopportuno quanto la BS. E poi, guardi che “la scuola delle circolari e del grembiulino” (applauso scrosciante) è una sua invenzione pura. Una di quelle invenzioni che solo l’ozio creativo determinato dalla sua permanenza in un organo della Stato poteva partorire… La scuola DEVE essere regolata dalle circolari, o forse, pensa che il suo governo possa prendere il posto di tutto il personale che lavora al MIUR? Ma certo, forse lei li vorrebbe licenziare tutti, come gli insegnanti…
Foto di gruppo dei complici della Simo.

“La BS è la scuola dei più: più risorse, raddoppio del FIS, significa carta igienica, vi facciamo lo schemino” (applauso scrosciante) Guardi, signora, questa è apparsa come una cacofonia congetturale aggravata dal reato di vilipendio. A me pare quasi impossibile che una persona della sua levatura culturale possa esprimersi con tale superficiale volgarità: il FIS è l’insieme di risorse finanziarie che arrivano alla scuola per retribuire sia le attività aggiuntive, sia l’intensificazione delle attività e riguarda sia i docenti sia il personale ATA. Con il CCNL 2007, si decise che una specifica ripartizione del fondo dovesse determinare le quote destinate al personale docente, al personale Ata, ai diversi ordini e gradi di scuola presenti nell’istituto, alle diverse professionalità. Successivamente fu prevista la riduzione del MOF che comprendeva sia il FIS, sia gli incarichi specifici per gli Ata, per le Funzioni Strumentali per i docenti, per le ore eccedenti atte a coprire le assenze, per la pratica sportiva, per le aree a rischio. Detto questo, vorrei che lei sapesse che il FIS (parte residuale del MOF) serve per acquistare carta, toner, stampanti, carta igienica e detersivi. Quindi non c’è bisogno di alcuno schemino. Suppongo di essere stata sufficientemente precisa. Lo schemino se lo faccia da sola. E poi mi dica se le scuole saranno obbligate a spendere 4 miliardi in più SOLO per l’acquisto di carta igienica. Mi faccia sapere! Giusto per non incorrere nell’accusa di distrazione di fondi… Guardi che ci tengo particolarmente. Però, se lei proprio insiste, ce ne faremo una ragione: acquisteremo 4 miliardi di euro in più di carta igienica. Praticamente le scuole saranno trasformate in bagni pubblici. Peccato che in molte scuole manchino persino le porte ai servizi igienici, pertanto, di norma, studenti e docenti preferiscono fruire delle stanze da bagno presenti nelle loro abitazioni private. S’informi!
E dopo il cacofonico pensiero, pur igienico, lei ha inteso lanciare la sua mente e le sue urla nella direzione dei PIU’!!!
“Più continuità didattica”: peccato che sia citata solo 2 volte nell’intero documento in nostro possesso!
“Più insegnanti”: peccato essere passati da 160 mila assunzioni promesse per il 1° settembre 2015 a poco più di 50 mila stabilizzazioni. Trovi lei la differenza. E se le riesce difficile, utilizzi qualcuno di quei rotoli di carta igienica che avanzano dalle scuole per farsi due conticini!
“Più competenze per la didattica innovativa”: peccato che il concetto di didattica innovativa si reperisca solo una volta nell’intero disegno di legge!
“Più autonomia”: peccato ci fosse già dal 2001!
“Più reti”: peccato che siano già in essere numerose reti di scuole!
“Più merito”: questa parola è citata solo 5 volte, riferita ai docenti! Docenti che, con o senza i 500 euro promessi, si sono sempre autonomamente aggiornati e formati!
“Più sicurezza e istituzione della Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole”: peccato che nel 2014 si sia celebrata la XII (si legge “dodicesima”, signora) Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole curata da Cittadinanzattiva!
Guardi signora, che proprio signora-signora non è apparsa, lei ha dimostrato tutta la sua ingenuità al termine del suo tedioso e rumoroso discorso. “La legge trova il suo corpo e la sua anima tra i dirigenti e i docenti che la applicheranno. Dirigenti e docenti nei quali noi abbiamo piena fiducia” Lasciando da parte la dimenticanza… trova il suo corpo, la sua anima e … anche tanta carta igienica; la questione è esattamente opposta a come lei ha inteso presentarla: siamo noi docenti che non abbiamo fiducia in questo Governo! E che voi abbiate fiducia in dirigenti e docenti, sinceramente, riveste scarsa rilevanza. E poi, dichiarare di aver fiducia in un’intera classe di professionisti della formazione nello stesso momento in cui si è ignorata per mesi l’azione di protesta e di resistenza… ha lo stesso valore di un pezzo di quella carta a lei tanto cara…

La saluto agitandone una striscia. 

Nessun commento:

Posta un commento