E si, la Buona Scuola ci ha insegnato anche questo!
Funziona così: alla fine dell’anno scolastico, alcuni
docenti risultano meritevoli. Altri no. Allora succede che alcuni – i
meritevoli – diventano destinatari di un premio in denaro elargito dal DS,
coadiuvato da un Comitato, mentre altri – gli immeritevoli – sono eminentemente
ignorati. Come se non esistessero e come se non fossero mai esistiti.
Tutto perfetto. Ma analizziamo COSA fanno alcuni insegnanti
per diventare meritevoli: partecipano gratis a tutte le iniziative della
scuola; rispondono sempre affermativamente alle proposte del DS; sono
estremamente collaborativi e disponibili anche a dormire a scuola; si
arrovellano incessantemente il cervello per sfornare progetti di vario genere;
votano senza fiatare e senza consapevolezza TUTTE le delibere collegiali;
propongono e sostengono attività aggiuntive senza se e senza ma; si
autocandidano per ricoprire ruoli di varia natura; si immolano volentieri e con
leggerezza nell’organizzazione di visite guidate e nel conseguente
accompagnamento degli alunni; riparano computer e finestre.
Nel frattempo il becco deve restare ermeticamente chiuso.
Perché se non ti metti un tappo in bocca, il bonus non arriva! Quindi le
iniziative della scuola sono eccessivamente numerose? Acqua in bocca! E,
durante le riunioni collegiali, tutti muti e si alza la mano a comando: basta
uno sguardo panoramico. I progetti? Si fanno tutti, con dedizione ed impegno,
con sistematicità ed elevato senso di sopportazione. Il computer della 2^ M non
funziona? Lo riparano loro. In silenzio.
Perché la consegna del silenzio è la “conditio sine qua non”.
Il silenzio è, dunque, imprescindibile e duraturo. Perché si
protrae per un intero anno scolastico: da settembre a luglio. E poi continua,
infatti, nessuno dei colleghi saprà mai CHI ha ricevuto COSA. Perché gli altri
insegnanti (che hanno semplicemente fatto gli insegnanti) non hanno tappi,
quindi - conseguentemente - non hanno bonus.
Questa procedura farraginosa, iniqua, risibile ed
incostituzionale deve essere condotta nel totale
silenzio e, dopo l’attribuzione del bonus premiale, bisogna secretare il tutto.
Nessuno deve sapere: anzi, volendo, si possono conoscere i dati complessivi, “aggregati”
è la parola giusta: si può sapere quanti docenti sono stati giudicati
meritevoli con tappo e quale sia stata la cifra totale assegnata al
gruppo dei silenti lavoratori.
Lo ha chiarito anche una sentenza
del TAR del Veneto, la n. 463/2017 pubblicata il 10 maggio u.s. Ma non ce n’era
bisogno: in tutte le Buone Scuole d’Italia TUTTO è silenziosamente accettato;
TUTTO è silenziosamente eseguito; TUTTO è segretamente tenuto nascosto.
Questa non è Buona Scuola. E non è neanche Vera Scuola.
Perennemente sprovvista di tappo, ma dotata di dignità che,
certamente, è sensazione sconosciuta ai detentori di tappo, sono un’insegnante
non-meritevole. Come molti. Come troppi. Da 30 anni.
E la Vera Scuola funziona senza tappi.
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