Non è solo una questione di stile. E’ soprattutto una questione di principio. Anzi, veramente parlerei di RISPETTO.
Perché dovrei chiedere di essere valutata? Per ottenere quei 23 o 24 euro in più al mese per un periodo limitato? E dopo questa lauta ricompensa, come mi sentirei? Più soddisfatta? Più ricca? Più meritevole? Alla fine del periodo limitato di tempo in cui sarò stata premiata diventerò nuovamente non-meritevole?
Io NON chiederò di essere valutata perché:
1. Ho brillantemente superato laurea, abilitazioni, anno di prova, specializzazioni e master;
2. Dei 23 o 24 euro al mese (a scadenza) non saprei che farne: penso che il merito di ciascuno valga molto di più;
3. Essere valutata non mi renderebbe più soddisfatta di me;
4. Il “premio” non mi farebbe sentire realmente meritevole;
5. Le modalità di attribuzione del merito sono lacunose ed arraffazzonate, proprio come la Legge 107/15.
Io NON chiederò di essere valutata semplicemente perché penso che l’unica richiesta che ogni docente dovrebbe, con forza, reiterare è IL RINNOVO DEL CONTRATTO. per una questione di solo RISPETTO.
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