martedì 28 aprile 2020

Effetto dissolvenza.

Stavo pensando che non mi scompongo mai. Neanche durante quest’ultimo bimestre, difficile per tutti. Al limite mi decompongo. E neanche nel modo esatto in cui vorrei, nel senso che non perdo peso. Ma non mi scompongo. Piuttosto mi dissolvo. Sì, l’effetto dissolvenza è quello che preferisco.

Giusto per fare un esempio, oggi, a 29 giorni effettivi dal termine dell’anno scolastico, nessuno sa come saranno organizzati gli Esami di Stato del I ciclo di istruzione. Oggi nessuno sa nulla. Saranno stati vittime anch’essi dell’effetto dissolvenza che mi piace così tanto?

Nulla sanno i ragazzi che, comunque, hanno 13 anni e qualche certezza vorrebbero averla.
Nulla sappiamo noi insegnanti, che vorremmo poter dare delle informazioni.
Nulla sanno al MI che, detto tra noi, ha divulgato il 3 aprile l’unico spiegone per il quale si poteva attendere: l’ormai famoso “armatevi e partite per terre lontane, tanto… tutti ammessi!”
Nulla sa neanche Mr President perché - con tutte le task-force (gratis o a pagamento) di esperti che girano sugli schermi in rigorosa video conferenza - sarà convinto del fatto che costoro abbiano teso la “gelida manina” alla Ministra-annunciatrice.

Dunque, dicevo che neanche in questa superflua confusione operativa, io non mi scompongo.
Continuo a sferruzzare (come mostrato in foto) perché poi, alla fine, l’effetto dissolvenza arriva sempre.

Per tanti. E anche per me.

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