Ho sempre
preso una quantità spropositata di appunti: non voglio dimenticare nulla, non
voglio lasciare indietro nessuno dei miei impegni, non voglio che qualcosa mi
sfugga. Così appunto di tutto. Ordinatamente, ma compulsivamente. Poi, quando
non serve più - perché debitamente ottemperato - strappo tutto e getto nella
differenziata.
Ma, per
quanto possa sembrare impossibile, i miei appunti non si esauriscono mai e non
esiste giorno in cui la mia scrivania ne sia priva!
Ho provato a
sistematizzarli ed ho persino studiato i metodi: la tecnica del “signore dei
pennarelli”, per esempio, prevede l’utilizzo di tre simboli e tre pennarelli
per differenziare le informazioni; il “metodo Cornell”, invece - inventato da Pauk
- è finalizzato alla memorizzazione ed alla sintesi di contenuti; il “metodo
dei quadranti” che una leggenda metropolitana attribuisce niente meno che a
Bill Gates, invece, mi è particolarmente ostico… Perchè non ce la posso fare:
sono troppo metodica, mi piacciono le simmetrie e se devo appuntare qualcosa
non esiste che mi metto a cercare pennarelli colorati e che cominci a disegnare
quadranti che se non fossero perfetti mi confonderebbero ulteriormente le idee!
E poi c’è
lei, la regina degli appunti. Arriva tutti giorni a scuola con i suoi testi
personali carichi fino
all’inverosimile di post-it. Tutti colorati. Ogni libro
passa, con l’aggiunta dei biglietti, da uno a 2 kg. Poi ha un’agenda che l’accompagna.
Ed uno pensa che dall’agenda non possano generarsi altri infiniti post-it. E
invece no! Anche l’agenda è straripante come mostrato nella foto da me scattata
un giorno in cui aveva dimenticato i suoi preziosi reminders sulla cattedra…
Bei tempi quelli… Si andava ancora nella
scuola ogni giorno. Chissà ora come si sarà organizzata…
Per me non è
cambiato nulla: nella scuola o fuori dalla scuola gli appunti non cambiano. Aumentano.
Quello che mi interesserebbe capire, invece, è la tipologia del suo metodo.
Come potrebbe chiamarsi? Mah! Sono indecisa tra “la regina degli appunti” e “gli
appunti della regina”…
Oppure potrei
optare per più semplice “appunti reali” visto che i miei potrebbero
configurarsi come “appunti surreali”!
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