domenica 3 luglio 2016

La supercazzola.

Non saprei spiegarne la motivazione neanche se mi impegnassi.
Però il dato è certo: ogni volta che mi capita di ricercare nel mio pc la L. 107/2015, mi torna in mente l’impareggiabile Ugo nazionale con la sua supercazzola. E ogni volta che, scartabellando tra le innumerevoli pagine presenti sulla mia scrivania, mi accingo a cercare la Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2015, mi ritrovo a pensare a lui ed al suo insulso antani.
E’ inutile negarlo: non ho mai accettato la Buona Scuola né mai mi sono adeguata alle logiche aziendalistiche ad essa sottese. Perché la BS ha voluto ridisegnare la brutta copia di un’azienda sull’orlo del fallimento, ma la Vera Scuola era differente.
La Vera Scuola aveva posto al centro dell’azione educativa, formativa e didattica la PERSONA; la BS, presentata come una sottospecie di prodotto di marketing, ha totalmente scardinato ogni principio sociale e didattico.
La BS, nel suo unico articolo e nei suoi 212 commi non parla di didattica; di programmazione per competenze; di valutazione delle competenze. Non parla di intere categorie di lavoratori che nella scuola operano; non parla del personale ATA; degli educatori; dei facilitatori; dei docenti della Scuola dell’Infanzia. Non parla affatto di interi segmenti della vita formativa dei bambini perché ignora totalmente la Scuola dell’Infanzia. Non parla dei percorsi della formazione professionale. La BS non considera Scuola l’Università, eppure il Ministero si chiama MIUR: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.  La BS non conosce gli spazi di azione dei quali possono fruire studenti e docenti, quindi non ne parla; presenta - invece - un elenco triennale delle opere pubbliche con il quale reputa di risolvere le gravi problematiche strutturali presenti nelle scuole italiane. La BS è decisamente una super-sola con la quale sono stati manipolati migliaia di italiani, facendo credere loro che questa riforma avrebbe definitivamente e gradualmente risolto il fenomeno del precariato; ma la verità è molto diversa: dall’approvazione della BS tutti gli insegnanti sono diventati precari, anche i docenti di ruolo. Tutti con contratti triennali. Tutti inseriti negli albi territoriali che altro non sono se non enormi calderoni dai quali i DS potranno “pescare” i docenti maggiormente confacenti ai loro PTOF per proporre loro dei contratti triennali. E dopo? Altro giro altra corsa, altro ambito, altro DS, altro PTOF.
La BS non  è ciò che vuol far credere di essere perché non è una riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione. Così come non è affatto adeguata a valorizzare il merito dei docenti. Molto banalmente la BS ha irresponsabilmente scambiato la scuola per un’azienda; ha semplicisticamente scambiato gli alunni per bulloni; ha sistematicamente scambiato i docenti per marionette. Ed ha colpevolmente ignorato tutto il resto. Peccato che “tutto il resto” fosse solo … la Vera Scuola…

Dunque, poiché con la 107/2015 hanno prodotto: “La super-sola inadeguata con suggestioni aziendalistiche…come fossimo marionette…”, adesso capisco perché quando rileggo parti della 107 non posso fare a meno di pensare alla “supercazzola prematurata con scappellamento a destra…come fosse antani…”

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