Con il termine dignità, si usa riferirsi al
sentimento che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, la
propria onorabilità e di ritenere importante tutelarne la salvaguardia e
la conservazione.
Noi, insegnanti, studenti, lavoratori della scuola,
genitori, cittadini del mondo, sappiamo cosa è la dignità e voi? Non credo
proprio che ne abbiate un’idea certa!
Siete 630 parlamentari e nel giorno in cui si
doveva votare per CONTRO il DdL 2994 inerente la rottamazione totale della
Scuola italiana si è registrata l’assenza di 279 tra voi… Non credo sia
necessario alcun commento. Le cifre sono eloquenti. Eloquenti quanto il
menefreghismo di chi dovrebbe rappresentare il popolo italiano, arenatosi nelle
mani di un unico decisore politico che ha ampiamente dimostrato di voler
ignorare le proteste, gli articoli, il tentativo di dialogo, l’accettazione di
documenti stilati e sottoscritti da interi Collegi dei Docenti.
Siete 630 parlamentari e l’articolo 1 (giusto per
fare un esempio) è stato licenziato con 243 SI, 107 NO ed 1 ASTENUTO. I 279
ASSENTI avrebbero potuto fare la differenza, avrebbero potuto dar voce alle
opinioni contrarie di troppi cittadini del mondo. Perché qui non si tratta di 3
o 4 insegnanti che non desiderano essere valutati: chi vi ha detto che non
vogliamo essere valutati? Qui non si tratta di una sparuta minoranza di
lavoratori della scuola che teme di cadere sotto i colpi di revolver del preside-sceriffo-ma-non-dirigente
(vedi decreto Madia); qui non si tratta solo di salvaguardare i diritti
acquisiti dopo decenni di lotte per la tutela dei lavoratori; qui non si tratta
neanche di tentare di includere TUTTA la scuola in un DdL che ha la pretesa di
riformarla.
Qui la questione è decisamente seria e voi
parlamentari non lo avete compreso.
Non avete compreso che non si possono inserire 14 deleghe in
bianco – su questioni che riguardano la contrattazione – in un disegno di
legge. E poi, queste deleghe in bianco al Governo, chi le dovrebbe discutere?
Gli assenti o i presenti? O gli astenuti? Queste deleghe in bianco sono, in
assoluto, la questione più anticostituzionale rintracciabile del DdL. Anche e
soprattutto perché all'art. 22 c. 1 è scritto: “Per l'adozione dei regolamenti,
dei decreti e degli atti attuativi della presente legge non è richiesto il
parere dell'organo collegiale consultivo nazionale della scuola.”
Tutti zitti, dunque, decide uno per tutti. Come una specie di
re.
Ed io che ero convinta
che il 2 giugno 1946 il popolo sovrano, nel corso del referendum istituzionale,
avesse scelto di non avvalersi più della monarchia come propria forma di
governo…
All’art. 22 c. 5 è scritto: “Le norme della presente legge
sono inderogabili e le norme e le procedure contenute nei contratti collettivi,
contrastanti con quanto previsto dalla presente legge, sono inefficaci.” Ed io
che ero convinta che i lavoratori fossero tutelati da Organizzazioni Sindacali rappresentative
costituitesi più di 60 anni fa…
Dunque, per lunedì 18 maggio 2015, fate in modo di non
prendere impegni. Siate presenti nel luogo in cui siete stati eletti. Siate
presenti e votate CONTRO la distruzione della democrazia; votate CONTRO il vilipendio alla
Costituzione della Nazione che rappresentate; votate CONTRO le frottole senza
copertura finanziaria che sono contenute in abbondanza nel DdL 2994.
E se il buon senso vi sembra che latiti, abbiate la dignità di
essere presenti. Altrimenti, abbiate uno scatto d’orgoglio (che - per la verità
- andrebbe di pari passo con la dignità) e mandate a casa chi decide per tutti
senza essere stato votato da nessuno!
Oppure, forse – per caso – oltre ad essere privi di dignità,
vi manca anche il coraggio di esprimere le vostre idee e di esternare
pubblicamente il vostro accordo o disaccordo con il regime?
Bianca Maria Cartella (Insegnante nella Scuola Vera)
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