domenica 23 febbraio 2020

Lavarsi le mani.


Le mani continuerò a lavarle, a prescindere, sebbene questa precauzione appaia, ai miei profani occhi, piuttosto pilatesca.

Vorrei, invece, informare gli alunni delle mie sei classi, i miei colleghi ed i miei conoscenti del fatto che - durante queste brevi vacanze di carnevale - ho rinunciato a Venezia (dove vive una mia nipote) ed ho rinunciato a Milano (dove vivono i miei adorati nipotini). Per un autoimposto senso di responsabilità in quanto ciò che il MIUR ci aveva comunicato all’inizio di febbraio non ha più alcun valore! Prima si parlava di un virus presente solo nella lontana Cina, ora si parla della sua presenza in Italia e, scusate, ma il solo blocco dei viaggi d’istruzione (deciso OGGI dal MIUR) appare, ai miei profani occhi, una specie di pannicello caldo.



Dunque, pur continuando a lavarmi le mani 100 volte al giorno per almeno 20 secondi alla volta, desidererei ricevere rassicurazioni analoghe dei miei studenti, dei miei colleghi, dei miei conoscenti: avete frequentato zone focolaio? siete stati in Cina ultimamente? avete incontrato persone rientrate da zone dichiarate a rischio?

Sappiatelo: dobbiamo essere noi responsabili perché le misure governative messe in atto fino ad ora non hanno impedito la diffusione del COVID-19 nella nostra nazione. Ed essere responsabili non significa affatto essere razzisti.

Ma talvolta, etichettare qualcuno come razzista è più facile che definirlo responsabile perché “responsabilità” è una parola grossa!

Incomprensibile per molti.

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